Il Lifelong Learning (LLL), detto anche “apprendimento permanente”, è in sostanza un processo di apprendimento che il singolo individuo, in base alle sue esigenze, attua per ottenere la propria realizzazione nel lavoro e nella società. La consapevolezza delle proprie conoscenze e delle lacune da colmare rende l’apprendimento non una fase più o meno limitata della propria vita, ma un processo fluido e costante vita natural durante, in linea con i cambiamenti economici e sociali che stanno cambiando il modo di fare Business e dove le competenze trasversali  fanno la differenza in Azienda, in modo particolare la capacità di tradurre le idee in Azioni, attraverso  la Creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, insieme alla capacità di pianificare e gestire i progetti per raggiungere degli obiettivi. In tale contesto, il Marketing è la funzione chiamata a nuove responsabilità.

La globalizzazione ci vuole interconnessi e iperconnessi, flessibili e adattabili, e ci dà gli strum0enti (che ancora non siamo in grado di maneggiare completamente) non solo per accettare un mondo del lavoro in continua evoluzione, ma anche per inventarne uno nuovo.

E se le persone, in generale, sono molto più reattive delle aziende nell’adottare le tecnologie digitali emergenti. Le aziende, soprattutto medio-piccole, sono in una zona di limbo nel quale sperano solo di non fare la fine di BlockBuster.

Perché hanno di fronte un territorio ignoto, di cui non comprendono linguaggio, dinamiche e regole.

Sarà la capacità di valorizzare l’unicità della persona,

la sua capacità lavorare in gruppo e in modo collaborativo che permetterà alle organizzazioni di prosperare, nonostante i continui cambiamenti.

Una delle soft skill più importanti è:

fare errori e apprendere, anche, dagli errori perchè 

l’innovazione avviene solo per sperimentazione per prove ed errori.

I cambiamenti sociopolitici ed economici hanno cambiato il modo di intendere e fare Business.

L’innovazione tecnologica e l’ampliamento dei canali di comunicazione hanno mutato il marketing e la comunicazione, rendendoli da un lato più stimolanti e ricchi di opportunità, dall’altro più complessi da analizzare, gestire e sfruttare al meglio.

In questo scenario Il Lifelong Learning, l’apprendimento continuo nel corso della vita, diventa una necessità per chiunque voglia affrontare con consapevolezza le nuove sfide lavorative e sociali.

La visione secondo cui la vita dell’individuo si divide in una prima fase di apprendimento e in un secondo periodo di applicazione delle conoscenze acquisite, è da tempo superata. Oggi con il termine Life Long Learning ci si riferisce al processo di apprendimento che accompagna le persone lungo tutto l’arco della vita.

Quello che si è verificato negli ultimi 50 anni è il passaggio dalle organizzazioni basate sull’ordine a organizzazioni basate sull’adrenalina e il caos. Ciascuna caratterizzata da cambiamenti che erano lineari e in qualche modo previsti o prevedibili a cambiamenti meno lineari e prevedibili.

Il 10% delle imprese ogni anno scompare, il 90% delle start up fallisce, un numero altrettanto significativo di scale up chiude l’attività.

Alcuni dei cambiamenti in atto sono indotti dalla tecnologia e dalla trasformazione digitale. Questi cambiamenti sono talmente rapidi e dirompenti che il tasso di adattamento alle nuove regole del gioco cambia da realtà a realtà.

Ci troviamo in un’arena competitiva in cui è difficile ritagliarsi uno spazio nella mente dei consumatori. Si tratta all’apparenza di una missione impossibile.

Alcune imprese hanno cominciato ad utilizzare un processo diverso per ricercare ed elaborare idee innovative.  E’ il metodo che definiamo marketing laterale.

IL MARKETING LATERALE

Il marketing è una fase dell’evoluzione dell’architettura dell’azienda e ha una visione più olistica.

Il marketing laterale: riorganizza le informazioni esistenti e procede dal particolare al generale mediante un approccio meno selettivo, ma più esplorativo, probabilistico, stimolante e creativo.

LA PAROLA D’ORDINE E’ COINVOLGIMENTO

Per questo motivo, in futuro  i due blocchi che cresceranno di più sono quelli delle mansioni specialistiche (legate soprattutto all’informatica e al 4.0) e quelli “relazionali”, quelli in cui conta la dimensione emotiva, empatica, comunicativa.

In un report chiamato “Future of Jobs”, vengono infatti elencate le 10 Skills o competenze fondamentali per il futuro del lavoro e dell’occupabilità.

  1. Problem-Solving complesso
  2. Pensiero Critico
  3. Creatività
  4. Gestione delle persone
  5. Coordinarsi con gli altri
  6. Intelligenza emotiva
  7. Capacità di giudizio e di prendere decisioni
  8. Orientamento al servizio
  9. Negoziazione
  10. Flessibilità cognitiva

Le competenze del Capitale Umano richiedono dunque tante componenti “soft” e trasversali e un ruolo particolarmente importante lo assumerà certamente la comunicazione.

Professionisti, Manager e Imprenditori di successo sono eccellenti

comunicatori che hanno sviluppato abilità nell’ascoltare, spiegarsi,

offrire agli altri comprensione e stimoli positivi.

Hanno cioè competenze che fanno la differenza!

Il lavoro del futuro richiederà un crescente numero di interazioni, con tanti interlocutori per cui
saper ascoltare, condividere e negoziare
saranno alcune delle competenze da allenare attraverso la comunicazione.