Da un concetto di “occupazione” (cioè prendere, occupare un posto),
siamo passati al tema dell’occupabilità (la capacità delle persone di adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato, rimanendo sempre appetibili, visto che i “posti” non ci sono più).
AUMENTANO GLI OCCUPATI MA ANCHE LA QUALITA’ DEL LAVORO?
A ottobre 2023 l’occupazione continua a crescere. Rispetto al mese precedente, l’aumento riguarda i soli dipendenti permanenti, che superano i 15 milioni 700 mila.
Il numero di occupati, a ottobre 2023, supera quello di ottobre 2022 del 2,0% (+458mila unità).
Il mercato del lavoro continua a registrare numeri positivi, nonostante la congiuntura economica in frenata
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L’aumento dell’occupazione non dovrebbe essere considerato solo in termini di quantità, ma anche in termini di qualità. Ecco alcune considerazioni chiave relative alla qualità dell’occupazione:
- Retribuzione e Benefici: La qualità dell’occupazione è spesso associata alla retribuzione e ai benefici offerti ai lavoratori. Un lavoro di qualità dovrebbe garantire una retribuzione equa e offrire vantaggi come assicurazione sanitaria, ferie pagate e altri benefit.
- Sicurezza sul Lavoro: La sicurezza sul lavoro è un aspetto critico della qualità dell’occupazione. I lavoratori dovrebbero essere protetti da rischi e pericoli sul luogo di lavoro, con normative e politiche aziendali che promuovono ambienti di lavoro sicuri.
- Sviluppo Professionale: La possibilità di crescita e sviluppo professionale è un elemento chiave di un lavoro di qualità. Programmi di formazione, opportunità di avanzamento e supporto per lo sviluppo delle competenze possono contribuire a migliorare la qualità dell’occupazione.
- Equilibrio tra Vita Lavorativa e Privata: Un lavoro di qualità dovrebbe consentire un equilibrio sano tra vita lavorativa e privata. Politiche come orari flessibili, lavoro da remoto e ferie pagate possono contribuire a migliorare la qualità della vita lavorativa.
- Ambiente di Lavoro Salutare: Un ambiente di lavoro che promuove la collaborazione, il rispetto e il benessere psicologico contribuisce notevolmente alla qualità dell’occupazione.
- Diritti dei Lavoratori: La protezione dei diritti dei lavoratori, inclusi il diritto di sindacazione e il rispetto dei contratti collettivi, è fondamentale per la qualità dell’occupazione.
Affrontare questi aspetti può contribuire a creare un mercato del lavoro più sostenibile e promuovere occupazioni di qualità che beneficino sia i lavoratori che le aziende.
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Agevity
Un altro aspetto da considerare è che la forza lavoro in Italia invecchia a causa del calo demografico e cresce in modo consistente il numero degli over 50, che a luglio 2023 sono 9,4 milioni a fronte dei 4,8 milioni del luglio 2004 (+4.559.000 unità).
Tra i 50 e i 64 anni lavorano oltre 8,6 milioni di persone e 735mila lavoratori hanno almeno 65 anni. Il tasso di occupazione per la fascia tra i 50 e i 64 anni è passato dal 42,3% al 63,3%.
Necessarie dunque nuove dinamiche legate al trasferimento di competenze tra giovani e adulti e al passaggio generazionale
COMPETENZE EMOTIVE E CAPACITA’ RELAZIONALI
In un’epoca in cui il concetto di “stabilità lavorativa” è stato sostituito con quello di “trasferibilità delle competenze” da un contesto all’altro, le competenze tipicamente umane ci rendono, e ci mantengono, competitivi ed impiegabili nel mercato. Goleman
D’altro canto, la globalizzazione, la crescente digitalizzazione e la crescente eterogeneità della società (di età, genere, istruzione, etnia …) richiedono, all’interno delle aziende, sempre più la
padronanza di competenze “emotivo-relazionali” nei luoghi di lavoro, quali ad esempio la resilienza, l’empatia, la capacità di lavorare in gruppo, la creatività e saper comunicare efficacemente.
LA SFIDA DECISIVA
Il lavoro di oggi e di domani richiederà sempre più interlocuzioni con clienti, colleghi, partner, capi, ecc. e dovremo negoziare, ascoltare, condividere e interagire molto più di quanto si facesse in passato.
Il nostro futuro passa dunque da tante componenti “soft” e trasversali e un ruolo particolarmente importante lo assumerà certamente la comunicazione, competenza antichissima eppure costantemente in evoluzione, su cui occorrerebbe un costante aggiornamento e tanta formazione, per assumere la consapevolezza di quanto possa risultare determinante, anche ai fini dell’occupabilità, cioè dell’appetibilità del nostro profilo rispetto alle esigenze del mercato
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